martedì 30 giugno 2015

COME IL FIUME GANGA SCESE SULLA TERRA

 
In attesa della lezione di yoga per bambini di stasera, sul simbolismo di Ganga e Saraswati, vi regalo questa storia.. e vi aspetto a Bologna, al Cassero alle ore 18.30 con i vostri bimbi!! Abbigliamento comodo e possibilmente materassino o coperta.. per gli adulti: mentre attendete potrete svolgere anche voi una lezione per adulti con Camilla de Concini, Giuditta Pellegrini e Giulia Borghi (Associazione Jaya, Bologna).


C'era una volta un re di nome Sagara. Era nato dal re Bahu e una delle sue mogli. Il re in questione, però, era stato cacciato dal suo stesso regno dalla tribù degli Haihaya e viveva nella foresta. Il figlio nacque purtroppo quando lui era già morto, e crebbe con il grande desiderio di riscattare il destino del padre. 

E così fu.

Il Re Sagara sconfisse quella e molte altre tribù barbariche. Aveva due moglie, Kesini da cui ebbe un figlio di nome Asamanjas e Sumati da cui ebbe una zucca con 60.000 semi.. da ogni seme nacque un bambino. Ecco che il re Sagara fu padre di 60.000 figli più uno. Asamanjas era un figlio ribelle e malvagio e fu ripudiato. Gli altri 60.000 figli erano forti eroi, anche se il padre si vide costretto a tenerli occupati all'interno del regno per evitare che combinassero guai. Un giorno Sagara, per ringraziare gli dei delle sue numerose vittorie in battaglia, decise di svolgere un rito chiamato Ashwamedha, che consisteva nel sacrificio di un cavallo. I 60.000 figli furono messi a guardia del prezioso cavallo. Durante la notte però il cavallo fu rubato. Infatti, il dio Indra, geloso delle imprese di Sagara, prese per sé il cavallo e lo legò presso il luogo dove dimorava il grande saggio Kapila, che assorto nella meditazione non si accorse di nulla. 

Quando Sagara si accorse del furto si irritò molto e mandò i figli alla ricerca del ladro e del cavallo. I figli cominciarono a scavare e scavare, perché il padre aveva detto loro che non sapeva dove di trovasse il cavallo ma era certo che non fosse sulla terra e neppure nel cielo. Scavarono e scavarono, finché non arrivarono nel mondo degli inferi.


Finalmente scorsero il cavallo che pascolava, e accanto a lui un uomo assorto in profonda meditazione. Non sapevano chi fosse, ma subito cominciarono ad accusarlo e insultarlo certi che fosse lui il ladro. Kapila aprì gli occhi e cominciò ad arrabbiarsi molto sentendo gli improperi dei 60.000 ragazzi. La sua rabbia crebbe a tal punto che li ridusse in cenere. Nel frattempo sulla tera Sagara attendeva ansioso i figli, decise così di mandare suo nipote Ansumat alla ricerca dei 60.000. Ansumat trovò i giovani guerrieri che piangevano e si lamentavano della triste sorte, chiedendo di essere liberati da quel tormento. Ansumat allora cominciò a implorare il saggio Kapila che liberasse i figli di Sagara da quella tremenda punizione, scusandosi per il loro comportamento. Kapila rispose: " Passeranno nell'aldilà solo se riuscirai a riportare in terra il fiume che scorre in cielo". Kapila riconsegnò il cavallo per Sagara e il rito fu svolto.. però Sagara era triste ed avvilito, non riusciva a rassegnarsi all'idea di aver perso tutti i suoi figli.
Pianse talmente tanto che le sue lacrime formarono l'oceano che porta il suo nome. (il nome Sagara significa infatti "Oceano di amore"). Dopo la morte del re Sagara gli successe al trono il figlio che era stato allontanato, Asamnjas. Con la vecchiaia era diventato buono e non più in preda agli eccessi giovanili. Seguirono la discendenza, dopo di lui, il figlio Ansumat, il figlio di Ansumat, Dilipa, e il figlio di Dilipa, Bhagirath. Le generazioni passavano, ma i 60.000 figli di Sagara erano ancora intrappolati negli inferi. Bhagirath decise che doveva fare qualcosa per liberarli e, conoscendo da suo nonno la profezia del saggio Kapila sul fiume che scorre in cielo, decise di passare un lungo periodo di devozione e privazioni, meditando a lungo sull'Himalaya, tanto che riuscì ad attirare l'attenzione e la commozione di Vishnu.
Vishnu allora ordinò alla dea Ganga, la quale scorreva su un dito del suo piede, di scendere sulla Terra. Ganga non poteva disubbidire al dio, ma era molto irritata per questa imposizione e così cominciò a scendere con tale impeto che avrebbe distrutto la Terra.
Shiva allora, ascoltando le suppliche di Bhagirath, si mise tra la Terra e il Cielo e accolse Ganga, raccogliendo fra i suoi lunghi capelli arricciati, le impetuose acque. In questo modo Ganga si divise in sette fiumi, che divennero i sette fiumi sacri, conosciuti anche come  i Sapta Sindhu citati nel Rig Veda. Ganga giunse fino al mare, e da lì proseguì sottoterra, raggiungendo i 60.000 figli di Sagara. Finalmente le ceneri vennero purificate dalla acque sacre e i 60.000 poterono salire al cielo.

Da allora la Dea incarnata nel sacro fiume Gange, scorre attraverso l’India. Secondo alcuni Ganga rimase anche nel cielo sotto forma di quel fiume celeste che chiamiamo la via lattea, mentre un’altra parte del Gange scorrerebbe sotto terra. Il ruolo di Ganga è di garantire la salute, la felicità, la fertilità e la ricchezza materiale.
 
 


 











venerdì 26 giugno 2015

CENTRO ESTIVO A BOLOGNA.. CON LO YOGA!



Centro Estivo presso l'associazione Klaria
 
Klaria propone diverse attività per bambini, dall'aiuto per i compiti all'arte espressiva.. fino allo Yoga! E noi ci saremo! Per info generali contattare Klaria: info@klaria.it 
 

Date

da luglio a settembre (per lo Yoga sosta ad agosto)

Martedì dalle 11.30 alle 12.30 e Mercoledì dalle 15.30 alle 16.30

Associazione Klaria, Via S.Giuliano 15/b (quartiere S.Stefano, all'altezza della Porta).
Prenotazione di Yoga via mail all'indirizzo: nadja81@live.it oppure via telefono (vedi locandina)
 

SUMMER JAYA!

 

Amiche, amici, siete tutt* calorosissimamente invitati a festeggiare con noi: SUMMER JAYA for NEPAL Terza edizione della festa di fine anno di Associazione Jaya!MARTEDì 30 GIUGNO 2015
Parco del Cavaticcio e Cassero
accesso da Via Don Minzoni 18, via Fratelli Rosselli e Via Azzo Gardino
PROGRAMMA
ore 18.30 • 3 YOGA SUL PRATO

La fluidità del respiro || una pratica di Yoga Sivananda conduce Camilla de Concini Di aria e di acqua || una pratica di Yoga Kundalini conducono Giulia Borghi e Giuditta Pellegrini Fluire e galleggiare, alla ricerca dell’amicizia || Raja Yoga per bambin* conduce Nadia Berti
Portate i materassini!

ore 21 • SAGGIO/SPETTACOLO DI DANZA INDIANA BHĀRATA NĀṬYAM

Sarasvatī Mangalam
con Giuditta de Concini e le allieve di Associazione Jaya
Nel cuore verde della Manifattura delle Arti, crocevia dell’antico porto fluviale di Bologna, creeremo uno spazio sacro, popolato da dee, dèi e demoni della tradizione indù.
Danzano:
Barbara Loreni, Alice Giuliodori, Francesca Agostini, Paola Perrone, Debora Binci, Lucia Bertossa, Costanza Borsari, Daniela Merli, Serena Zardini, Irene Boggian, Jessica Ferrari, Susan Falconi, Gabriella Birardi Mazzone, Benedetta Milani, Valentina Mazza, Costanza Fucili.
Tutti gli eventi di SUMMER JAYA sono a offerta libera, il ricavato dello spettacolo e delle pratiche di yoga verrà devoluto a favore delle persone colpite dal sisma in Nepal, attraverso Associazione Asha. In collaborazione con Cassero e Associazione Asha, nell’ambito di Avantgarden e Bè Bologna Estate 2015

info: namaste@associazionejaya.it, FB Jaya AssociazioneCulturale, associazione jaya.it
 

FESTA DEL CUORE, CULTURE DEL MONDO

Vi aspetto mercoledì 8 luglio alle 20.45 a Castenaso (BO) per un laboratorio di Yoga per bambini dal nome "Yoga e Mandala".
 
La lezione è gratuita e aperta a tutti i bimbi dai 4 anni in su. Faremo una lezione pratica, con movimenti di scioglimento articolare e muscolare, un approccio alle Asana adatto ai più piccoli sia nelle modalità giocose che nella scelta stessa delle Asana, poi passeremo ad un breve esercizio respiratorio e infine ad una pratica di meditazione molto.. colorata!
Creeremo infatti un mandala con la sabbia colorata, ogni bambino riceverà il materiale necessario e potrà portarsi a casa la sua bellissima opera!
 
Vi aspetto!!
 

 

AVVICINIAMOCI ALLO YOGA

Un articolo dell'amica e collega Giuditta Pellegrini, insegnante di Yoga Kundalini di Associazione Jaya su Terra Nuova
 
 


 

domenica 7 giugno 2015

VACANZE CON LO... YOGA E L' ANTROPOLOGIA!

VACANZE rilassanti ma anche spirituali? Per chi ama la montagna, lo yoga e l'antropologia, o solo una di queste cose.. ecco il ritiro che fa per voi!! 3 giorni (3-5 luglio) presso il Rifugio Croce di Campo in Val Cavargna (CO). Organizzato da Associazione Jaya (www.associazionejaya.it) e Antrocom Onlus (www.antrocom.org).
 
Per info, programma completo e prenotazioni scrivere a : namaste@associazionejaya.it
 
Oppure visitate la pagina fb dell'evento:
 


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IL CAMMINO DELL'UOMO TRA TERRA E CIELO
Ritiro residenziale dedicato allo yoga, all’antropologia e alla bellezza della montagna
con Nadia Berti e Giulia Borghi

dal 3 al 5 luglio 2015
Rifugio di Croce di Campo
Val Cavargna (CO)

Yoga e ricerca antropologica: percorsi diversi, ma intimamente collegati dall’unico filo conduttore, origine e meta della ricerca: l’essere umano, il suo potenziale e i linguaggi in cui lo esprime. Tra le meravigliose montagne della Val Cavargna un fine settimana dedicato alla pratica dello Yoga, all’analisi antropologica di alcuni dei suoi aspetti fondamentali e a gioiose camminate.
L’incontro è aperto a tutti: yogi e non, antropologi, amanti della natura e curiosi genuini!

info e prenotazioni: namaste@associaizonejaya.it, 329 4669540
In collaborazione con Antrocom Onlus
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